Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo storico, al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali svalutazioni. Il costo di acquisto o produzione delle immobilizzazioni materiali comprende il prezzo d'acquisto inclusivo di tutti i costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, detratti i conferimenti pubblici. Fanno parte del costo di acquisto o produzione i costi stimati per la demolizione e lo sgombero del bene e il ripristino del sito. Singole componenti rilevanti sono iscritte e ammortizzate separatamente. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, oppure, per gli impianti destinati alla produzione di energia, al massimo in base alla durata delle concessioni. Per la stima della vita utile sono considerati anche eventuali valori residui. La vita utile e i valori residui sono analizzati una volta all'anno. Se un bene patrimoniale viene venduto o se viene meno per altri motivi o non porta più alcun profitto economico viene stornato dalle immobilizzazioni. I proventi o gli oneri che ne derivano (differenza tra l'eventuale prezzo di vendita e il valore contabile netto dell'impianto stornato) sono rilevati a Conto economico nello stesso esercizio in cui il bene è stato stornato.
La vita utile di volta in volta stimata corrisponde alle raccomandazioni del settore stabilite dall'Associazione delle aziende elettriche svizzere ed è riportata nello specchietto sottostante per categoria:
Categoria | Vita utile |
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Impianti di produzione | 20 – 80 anni, a seconda del tipo di impianto e della durata delle concessioni |
Reti | 15 – 40 anni |
Terreni | Illimitata; eventuali svalutazioni sono registrate immediatamente |
Immobili | 30 – 60 anni |
Macchinari e mobilio | 3 – 20 anni |
Costruzioni in corso | Riclassificazione alla(e) corrispondente(i) categoria(e) d'investimento alla messa in servizio; eventuali svalutazioni sono registrate immediatamente |
Investimenti in lavori di rinnovo o per l'ottimizzazione degli impianti sono capitalizzati se ne allungano considerevolmente la vita utile, se ne aumentano la capacità originaria o se ne migliorano sostanzialmente la qualità della produzione. Interventi per riparazioni o che si inseriscono nell'ambito della manutenzione ordinaria dei fabbricati e degli impianti sono addebitati direttamente ai costi. I costi per grandi revisioni periodiche vengono capitalizzati e ammortizzati.
Per costruzioni in corso si intendono immobilizzazioni materiali non ancora completate. Di solito durante la fase di costruzione queste posizioni non vengono ammortizzate. Eventuali svalutazioni sono registrate immediatamente. I costi per interessi relativi alle costruzioni in corso sono capitalizzati assieme agli usuali costi di acquisto e di fabbricazione. Con l'ultimazione dell'impianto in costruzione o al raggiungimento della messa in funzione cessa la capitalizzazione dei costi per interessi e inizia la fase di ammortamento dell'impianto.
Ad ogni data di chiusura si verifica se vi siano indicatori di svalutazione sulle immobilizzazioni materiali. In caso affermativo si determina il valore recuperabile e si stabilisce l'ammontare della svalutazione potenziale. Se il valore recuperabile – corrispondente all'importo più elevato fra fair value, al netto dei costi di vendita, e valore d'uso – è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore recuperabile. Il valore d'uso viene calcolato sulla scorta di un business plan che riflette la durata dei singoli progetti e impianti. I flussi di cassa vengono scontati applicando un adeguato tasso d'interesse prima delle imposte sul reddito. Qualora i motivi alla base di una precedente svalutazione dovessero venir meno, si procede a una rivalutazione, al massimo fino al valore contabile estrapolato in conformità al piano.
Di norma i costi per interessi sono rilevati come oneri nel periodo in cui sono dovuti. I costi per interessi sono capitalizzati quando sono in diretta relazione con l'acquisizione o la costruzione di un bene patrimoniale per un periodo prolungato. Gli interessi capitalizzati sono calcolati sull'importo effettivamente pagato nel periodo che va dall'inizio dell'attività di acquisizione o di costruzione fino all'utilizzo dell'impianto. Altri costi del capitale vengono rilevati come oneri.
I contratti di leasing vengono contabilizzati sostanzialmente nella misura in cui tutti i rischi e le opportunità connessi con la proprietà alla conclusione del contratto vengano trasmessi alla società. La capitalizzazione di un bene in leasing e di una corrispondente passività si svolge al minor valore tra il valore di mercato e il valore attuale dei canoni minimi del leasing. L'ammortamento si svolge per la vita utile stimata o la durata più breve del leasing qualora sia incerto se il bene in leasing alla scadenza del contratto diventi proprietà del Gruppo Repower. Eventuali svalutazioni sono registrate a Conto economico. Qualora i motivi alla base di una precedente svalutazione dovessero venir meno, si procede a una rivalutazione, al massimo fino al valore contabile estrapolato in conformità al piano. I canoni di leasing vengono suddivisi per interessi e capitale. Le quote di interesse e ammortamento vengono ascritte al Conto economico.
I ricavi e le spese del leasing operativo vengono registrati per la durata del contratto in modo lineare nel Conto economico.
Le attività immateriali prodotte in proprio vengono capitalizzate al costo di produzione, se i rispettivi criteri di contabilizzazione sono rispettati. Se i criteri per la capitalizzazione non sono soddisfatti, le spese vengono registrate con effetto sul risultato nell'anno in cui insorgono. Nel Gruppo Repower le attività immateriali di produzione propria sono principalmente software che viene iscritto a bilancio nelle altre immobilizzazioni immateriali. Le attività acquistate sono rilevate al costo di acquisto e possono avere una vita utile definita o indefinita.
L'ammortamento dei beni immateriali con una vita utile definita è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata, che è riesaminata a ogni chiusura di bilancio. Al momento del calcolo degli ammortamenti vengono sempre considerati i valori residui attesi. Ad ogni data di chiusura del bilancio viene verificata la presenza di indicatori di svalutazione. Qualora vi fossero indicatori di svalutazione si procede al calcolo del valore recuperabile, analogamente a quanto indicato per la voce Immobilizzazioni materiali, e alla stima del valore intrinseco. Le stime della vita utile rientrano, per le singole categorie, nei seguenti ordini di grandezza:
Categoria | Vita utile |
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Portafoglio clienti | 13 – 15 anni |
Marchi | 15 anni |
Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I beni patrimoniali immateriali con una vita utile indefinita non sono ammortizzati; il valore intrinseco di questi beni è sottoposto a un riesame annuale. Il calcolo dell'importo ottenibile si svolge in modo analogo alle immobilizzazioni materiali. Eventuali svalutazioni sono registrate a Conto economico. Annualmente si procede inoltre alla verifica della valutazione di vita utile. Se si verificano eventi che indicano che si debba passare da una vita utile indefinita a una vita utile definita, tale cambiamento va tenuto in considerazione e reso noto nel periodo in esame.
Al momento dell'acquisizione il goodwill è allocato a un'unità generatrice di flussi allo scopo di verificarne il valore intrinseco. Un'unità generatrice di cassa corrisponde al più piccolo gruppo in seno a un'azienda, in grado di verificare il valore intrinseco del goodwill per ragioni interne di gestione. Il goodwill è verificato almeno una volta all'anno per determinare un'eventuale svalutazione. Qualora, conformemente allo IAS 36, il valore contabile dell'unità dovesse essere superiore al valore recuperabile, la svalutazione è rilevata a Conto economico nel periodo in esame.
Al momento della prima iscrizione in bilancio tutte le attività finanziarie sono valutate al fair value, Tutti gli acquisti sono contabilizzati alla data di regolamento. Nelle attività e passività finanziarie, che non vengono valutate a Conto economico al loro fair value, rientrano anche i costi di transazione, se tali costi sono direttamente imputabili all'acquisto dell'attività o della passività finanziaria. I costi di transazione per attività e passività valutate a Conto economico al loro fair value vengono immediatamente rilevati con effetto sul risultato.
In presenza di un aggio o disaggio per attività e passività non valutate al fair value a Conto economico, le attività o passività finanziarie vengono imputate come valore attuale e caricate di interessi attivi o passivi a Conto economico applicando il metodo del tasso d'interesse effettivo. Il rilevamento con effetto sul risultato avviene per periodo di competenza.Le opzioni (operazioni a termine condizionali) vengono iscritte a bilancio al costo di acquisto per l'importo del premio di opzione, mentre gli altri derivati (operazioni a termine non condizionali) hanno un costo di acquisto pari a zero e non vengono rilevati alla prima valutazione.
Le categorie delle attività finanziarie vengono valutate successivamente mediante metodi diversi. «Finanziamenti e crediti» vengono valutati al costo ammortizzato applicando il metodo del tasso d'interesse effettivo. Se le attività finanziarie sono classificate a breve termine, sul valore attuale non viene applicato alcuno sconto. Come fair value viene applicato il valore contabile detratte le necessarie svalutazioni. Per le attività finanziarie valutate come «Designati al fair value a Conto economico al momento della rilevazione iniziale» viene rilevato con effetto sul risultato l'utile o la perdita risultante dalla variazione del fair value che non sia parte di un'operazione di copertura. Per le attività finanziarie valutate come «Attività finanziarie disponibili per la vendita» che non siano parte di un'operazione di copertura, viene iscritto nel patrimonio netto un utile o una perdita risultante dalla variazione del fair value, finché il bene patrimoniale viene stornato. Gli utili o le perdite registrati fino a quel momento vengono riclassificati (recycling) nel Conto economico al momento della vendita. Eventuali svalutazioni sono registrate a Conto economico. Gli strumenti rappresentativi di capitale, che non sono quotati né consentono una stima attendibile del fair value, vengono iscritti a bilancio ai valori di acquisto detratte eventuali svalutazioni.
Le attività finanziarie non iscritte a bilancio al fair value sono sottoposte a verifica alla fine di ogni esercizio, al fine di individuare eventuali svalutazioni. Qualora vi siano segnali evidenti di una svalutazione, quali fallimento, ritardi nei pagamenti o altre difficoltà finanziarie importanti da parte di fornitori o debitori si procede a un calcolo della svalutazione. Per le attività finanziarie fruttifere rilevate a bilancio al costo ammortizzato, l'ammontare della svalutazione è determinato calcolando la differenza tra il valore contabile e il valore attuale minimo del futuro flusso di mezzi atteso, attualizzato al tasso d'interesse originario applicato al bene finanziario.
I crediti commerciali nei confronti di clienti che al contempo sono anche fornitori o i debiti commerciali nei confronti di fornitori che al contempo sono anche clienti, vengono compensati con i debiti o crediti commerciali di forniture o prestazioni, sempre che tale prassi sia prevista da contratto, che sia prevista dalle relative fatture e che sia conforme alla legge (netting).
Le attività finanziarie non vengono più iscritte a bilancio nel caso in cui diritti, doveri, opportunità e rischi derivanti dalla proprietà siano stati in prevalenza ceduti.
Contratti in forma di operazioni a termine (forwards, futures) stipulati con l'intento di ottenere un utile o un margine commerciale (held for trading) sono trattati come strumenti finanziari e definiti come posizioni held for trading o valori di sostituzione. Tutte le posizioni held for trading del commercio di energia sono rilevate a Conto economico al fair value alla data di chiusura e i valori di sostituzione positivi o negativi sono riportati tra le attività e le passività. Per la valutazione dei contratti aperti si ricorre ai dati di mercato delle borse elettriche (p. es. quelli della EEX di Lipsia). Per la restante parte, composta di contratti per i quali non sussiste un mercato liquido, la valutazione avviene sulla base di un modello di calcolo.
Il netting di transazioni correnti con valori di sostituzione positivi e negativi avviene quando i contratti prevedono regolamentazioni in questo senso e qualora il netting sia legalmente permesso. Il risultato realizzato o non realizzato di queste transazioni viene riportato al netto alla voce «Ricavi da posizioni held for trading».
Per ridurre i rischi valutari vengono stipulate operazioni a termine su divise in euro. Inoltre possono essere stipulati interest rate swaps per coprire i rischi di tasso di interesse su finanziamenti a tasso variabile. Tali strumenti finanziari sono valutati a Conto economico al fair value alla data di chiusura. A livello contabile i contratti a termine in divisa sono trattati come strumenti finanziari derivati. Qualora i valori siano positivi questi sono considerati tra i «Valori di sostituzione» alla voce «Titoli e altri strumenti finanziari» e «Altre attività finanziarie». Qualora siano negativi sono considerati tra le «Passività correnti» e «Passività non correnti».
Le rimanenze includono il materiale destinato a garantire la realizzazione delle prestazioni del Gruppo (p.es. combustibili, parti di ricambio e materie di consumo), i certificati CO2 e i certificati sulla qualità dell'energia elettrica (origine, produzione). Se non detenute a scopo di negoziazione, le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo. La configurazione di costo utilizzata è il costo medio ponderato. Per valore netto di presumibile realizzo si intende il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento delle attività al netto dei costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze detenute a scopo di negoziazione sono valutate al fair value, al netto dei costi stimati per realizzare la vendita.
Le attività o anche gruppi di attività nonché le passività direttamente attribuibili (disposal groups) vengono classificate per la vendita se i benefici incorporati nel costo ammortizzato non devono essere realizzati da un uso ulteriore, ma prevalentemente dalla vendita, premesso che l'attività sia direttamente vendibile e che la vendita sia sufficientemente probabile. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) vengono imputate al minor valore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. La posizione di attività e passività possedute per la vendita va rilevata separatamente nelle voci dell'attivo circolante e delle passività correnti come «Attività possedute per la vendita» e come «Passività possedute per la vendita».
Un'attività operativa cessata (discontinued operation) è un ramo aziendale venduto o classificato come posseduto per la vendita e che rappresenta un ramo aziendale o un ramo geografico rilevante separato. I risultati e i flussi finanziari delle attività operative cessate vengono rappresentati separatamente dall'attività d'impresa corrente.
Le azioni proprie e i buoni di partecipazione sono detratti nel patrimonio netto. L'acquisto, la vendita, l'emissione o la riscossione di strumenti del patrimonio netto propri non vengono iscritti a Conto economico, bensì nel patrimonio netto.
Gli accantonamenti sono rilevati quando, in presenza di un'obbligazione legale o implicita nei confronti di terzi, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare tale obbligazione si renda necessario un esborso di risorse il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile. Se si prevede che una parte o l'importo totale dell'accantonamento venga restituito (p.es. tramite un contratto assicurativo), questo importo viene registrato separatamente come bene patrimoniale nella misura in cui il rimborso è praticamente certo. Qualora l'effetto sia significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti a bilancio al flusso di cassa atteso alla data di riferimento e sono riesaminati e aggiornati ogni anno sulla base degli ultimi sviluppi.
Le passività finanziarie vengono suddivise nelle categorie «Detenuti a scopo di negoziazione» e «Altre passività finanziarie». Le passività detenute a scopo di negoziazione sono la contropartita delle corrispondenti attività finanziarie. Si tratta di debiti finanziari, che vengono assunti nella previsione di rimborsarli a breve termine o cederli per la realizzazione di utili. Rientrano in questa categoria anche i derivati finanziari al di fuori dell'hedge accounting, che attualmente registrano un valore di mercato negativo. La prima valutazione e quella successiva vengono effettuate al fair value. I costi di transazione vengono registrati direttamente negli oneri operativi. Tra le altre passività finanziarie rientrano tutti i debiti non valutati a Conto economico al fair value. In occasione della prima registrazione i debiti vengono iscritti al fair value al momento dell'acquisto e valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo.
Alla data del bilancio i dipendenti del Gruppo Repower in Svizzera sono iscritti alla CPE Fondazione di previdenza Energia. Si tratta di un Istituto di previdenza indipendente, impostato in base al primato dei contributi ai sensi della Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e gli invalidi (LPP).
Gli obblighi del Gruppo derivanti da piani di previdenza orientati ai benefici per i dipendenti e i relativi costi sono calcolati secondo il metodo della proiezione unitaria del credito (noto anche come il metodo dei benefici). In conformità ai risultati delle stime attuariali alla data di chiusura del bilancio, determinati separatamente per ciascun piano, i costi totali per la previdenza pensionistica sono suddivisi lungo la rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti partecipanti al piano e rilevati nel Conto economico. Gli obblighi di previdenza si calcolano secondo il valore monetario previsto delle prestazioni pensionistiche stimate per il futuro, in considerazione dei tassi d'interesse per obbligazioni societarie con rating AA o superiore, che hanno una durata residua pressoché simile a quella del debito. Il tasso d'interesse applicabile alla remunerazione dell'attività a servizio del piano coincide con il tasso di sconto degli obblighi previdenziali. La componente del tasso d'interesse netto così calcolata viene attribuita al risultato finanziario di Repower. La differenza rispetto alla rendita effettiva dell'attività a servizio del piano, come pure gli utili e le perdite attuariali che risultano dall'adeguamento dei parametri attuariali (p.es. tasso di sconto, età di pensionamento, aspettativa di vita, variazioni reddituali e rendite), vengono iscritti nel patrimonio netto nel periodo in cui insorgono. Il costo previdenziale relativo a prestazioni di lavoro passate viene iscritto nei costi di previdenza (costo del personale).I dipendenti delle società estere del Gruppo sono assicurati in istituti statali di previdenza sociale indipendenti dal Gruppo. A parte i piani pensionistici appena menzionati, nel Gruppo non vi sono altre prestazioni di entità rilevanti a lungo termine per il personale.
Le imposte sul reddito includono imposte sul reddito correnti e differite. Le imposte correnti sono calcolate partendo dall'aliquota attuale sull'utile annuo indicato nel Conto economico consolidato di ogni singolo bilancio.
Le imposte sul reddito differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio consolidato e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, applicando il cosiddetto «metodo integrale» che si concentra sulle differenze temporanee, ossia sulle differenze tra il valore fiscale di un'attività o di una passività e il corrispondente valore contabile nello Stato patrimoniale. Il valore fiscale di un'attività o di una passività è l'importo da attribuire a questa attività o passività per scopi fiscali.
L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività.
I ricavi sono rilevati sulla base di operazioni di vendita e prestazioni di servizi forniti a terzi, al netto di riduzioni di prezzo, imposte sulle vendite e imposte sul valore aggiunto. I ricavi sono rilevati a Conto economico al momento del regolamento della fornitura o della prestazione.
I contratti di energia stipulati per la gestione dei propri impianti di produzione di energia elettrica e i contratti per l'acquisizione di energia per la fornitura fisica ai clienti sono trattati come transazioni «own use» e rilevati al valore lordo alle voci «Ricavi da vendita di energia» e «Acquisto di energia». I contratti d'energia stipulati con l'intento di ottenere margini di guadagno sono trattati come transazioni «held for trading» e riportati al valore netto alla voce «Ricavi da commercio di energia con prodotti derivati».
Tutte le posizioni held for trading del commercio di energia sono rilevate al fair value alla data di chiusura e i valori di sostituzione positivi o negativi sono riportati tra le attività e le passività. Il risultato, realizzato o non realizzato, di queste transazioni è riportato al valore netto alla voce «Ricavi da posizioni held for trading».
Non sono state iscritte a bilancio le passività risultanti da un evento del passato, per le quali un esborso di capitale è stimato come possibile ma improbabile o la passività non può essere affidabilmente stimata. Esse vengono però registrate a bilancio nelle note al bilancio consolidato.
Non vi sono né programmi che prevedono la partecipazione dei dipendenti nella società, né altre operazioni di pagamento basate su azioni.