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Approfondimenti

Flessibilità

Il camaleonte è il simbolo della flessibilità e del dinamismo. La sua grande capacità di mimetizzarsi gli permette di adattare forma, colore e movimento in base all'ambiente circostante. La colorazione esterna dipende da fattori quali temperatura, insolazione solare, ora del giorno e umidità. Con temperature alte l'animale avrà colori chiari, per riflettere la luce solare, con temperature basse succede il contrario. Anche nel settore della distribuzione di energia la flessibilità avrà un ruolo sempre più importante. Per ottimizzare l'efficienza, produzione, immagazzinamento, trasporto e consumi di energia dovranno essere ben armonizzati.

Nuove iniziative per gestire l'energia

Introduzione al tema dell'approfondimento

La discussione a livello politico e di società sulla «svolta energetica» spesso si concentra solo sulle tecnologie per la produzione di energia elettrica. Il dibattito ruota intorno all'abbandono del nucleare o all'incremento della quota di energia da fonti rinnovabili. L'approvvigionamento energetico del futuro deve tuttavia essere studiato e sviluppato tenendo in debita considerazione il sistema globale. In quest'ottica l'impiego efficiente dell'energia e un controllo intelligente del sistema produzione-reti-consumo assumono un ruolo decisivo.

La fame di energia è grande: se dal 1973 a oggi la popolazione mondiale è aumentata dell'80 per cento, nello stesso arco temporale il consumo di energia è raddoppiato. Gran parte di questo aumento è da ricondurre ai Paesi industrializzati. Con la bilancia economica in costante crescita nei paesi emergenti con un'alta densità di popolazione, i consumi di energia continueranno ad aumentare in maniera significativa anche in futuro. L'agenzia internazionale dell'energia (AIE) prevede entro il 2030 - solo in Cina e in India - un aumento del 20 per cento dell'attuale consumo mondiale. La maggior parte dell'energia proviene da fonti energetiche fossili. Attualmente l'energia elettrica rappresenta poco meno di un quinto del consumo energetico su scala mondiale, anche se tra il 1973 e il 2009 è triplicata: la quota di energia elettrica è quindi progredita più di altre tipologie di energia. L'importanza dell'energia elettrica nel consumo finale continuerà ad aumentare in virtù dell'effetto sostitutivo.

Uno sguardo al sistema globale

Come mostrano le cifre, la domanda di energia è strettamente correlata alla crescita dell'economia e della popolazione. Per riuscire a garantire più a lungo termine un approvvigionamento energetico sostenibile sul piano economico, ecologico e sociale occorre scindere il fabbisogno energetico dalla crescita economica e demografica. In Svizzera e in Germania siamo di fronte a una doppia sfida: ridurre le emissioni di CO2 che hanno un impatto sul clima e parallelamente compensare l'energia che verrà a mancare a seguito della disattivazione delle centrali nucleari. Con la Strategia energetica 2050 il Consiglio federale ha presentato un primo pacchetto di provvedimenti per la trasformazione del sistema energetico in Svizzera, in cui si prevede - entro il 2050 - di limitare il consumo di energia annuo a 125 TWh, pari a circa la metà dell'attuale consumo in Svizzera. Per conseguire i risparmi auspicati, tra il 2012 e il 2050 l'intensità energetica dovrà essere ridotta del 2 per cento ogni anno. Questa trasformazione dipende in maniera decisiva dalla capacità di sviluppare in tempo utile nuove tecnologie e di applicarle, senza deroge al principio di redditività economica. La ristrutturazione perseguita non può quindi concentrarsi solo sull'elettricità ma deve tener conto del consumo energetico globale, che comprende anche la cosiddetta energia grigia. Inoltre, allo studio isolato di singoli settori occorre sostituire uno studio generale che tenga conto di approvvigionamento, stoccaggio, trasporto e consumi.

Idee per il sistema energetico di domani

Nelle pagine seguenti illustriamo in tre diversi articoli cosa può significare concretamente la parola «efficienza energetica» e in che direzione deve evolversi il settore. Nel primo articolo ci siamo scientemente chinati su un argomento che esula dal settore elettrico: abbiamo chiesto a un istituto di ricerca in che modo si può sfruttare il potenziale di efficienza nel settore edilizio, che costituisce di gran lunga la fetta più importante del consumo energetico. In futuro le uniche alternative possibili per un utilizzo ottimale dell'energia saranno il collegamento e il coordinamento intelligente di tutti gli elementi del sistema, dunque di impianti di produzione, consumatori e bacini di accumulo. Una rete stabile si basa sull'equilibrio tra produzione e consumo: garantire questo equilibrio sta diventando una sfida sempre più difficile. Alla domanda poco flessibile si contrappone una produzione da nuove energie rinnovabili sempre più irregolare e decentralizzata. Per compensare queste oscillazioni occorrerà adeguare maggiormente il rapporto tra consumo e produzione. Uno stimolo in questa direzione è offerto dal modello studiato da Repower in collaborazione con Swisscom Energy Solutions. Infine occorre chiedersi di cosa ci sia effettivamente bisogno, oltre agli stimoli finanziari, per riuscire a indurre nei consumatori una maggiore consapevolezza in materia di gestione dell'energia. Jan Marckhoff, CEO di BEN Energy AG, spiega l'idea che ha dato vita ai portali dell'efficienza e le esperienze conseguite.