Sostenibilità

Agricoltura e produzione di energia vanno di pari passo

Nel 2013, quando Repower Italia lo introduceva nell’impianto di Castelguglielmo, un comune della provincia di Rovigo in Veneto, l’agrivoltaico si profilava come un’iniziativa pionieristica. Un progetto nato dall’incontro tra una storica famiglia di agricoltori del Polesine, che intendeva continuare a migliorare la propria attività agricola, e Repower, che perseguiva lo stesso obiettivo in termini di produzione energetica da una fonte pulita come quella solare. Questa la genesi di uno fra i primi progetti agrivoltaici in Italia.

L’impianto si sviluppa su 34 ettari di superficie e utilizza una tecnologia a inseguimento solare. Ci sono 600 vele fotovoltaiche che, come girasoli, inseguono il sole. Ciascuna vela ospita 36 moduli, per complessivi 21.600 moduli fotovoltaici. Una potenza di 7,5 MW, una produzione energetica di 15 milioni di kWh.

Le vele fotovoltaiche sono elevate da terra e posizionate a scacchiera e distanziate circa 21 metri l’una dall’altra. Questo permette di utilizzare la maggior parte della superficie agricola per la coltivazione. Qui vengono prodotti grano tenero, grano duro, sorgo, orzo e leguminose come la soia, il pisello proteico e la colza.

La tecnologia agrivoltaica favorisce la continuità dell’attività agricola e vi apporta anche un miglioramento. L’esperienza di Castelguglielmo ha dimostrato che le vele proteggono le coltivazioni da vento e grandine e limitano l’evaporazione dell’acqua, riducendo così l’apporto idrico. Inoltre, la crescita di alcune colture è favorita dall’ombreggiamento delle vele.

Un’esperienza positiva e replicabile che non solo concorre alla transizione ecologica mediante la produzione di energia pulita da fonte solare, ma aiuta a promuovere e migliorare anche le pratiche agricole locali..