L’anno in sintesi
Ultimo giro per le turbine di Robbia
Giugno
Il rinnovo generale della centrale di Robbia prosegue come da programma. A giugno le turbine sono state spente, smantellate e celebrate con un open day.
Il rinnovo completo della centrale di Robbia interessa circa il 90 per cento dell’intero impianto. Sarà risparmiato solo l’involucro del vecchio edificio della centrale elettrica. Gli interventi prevedono la quasi totale demolizione interna dell’edificio della centrale e la sostituzione dei suoi componenti. Nel mese di giugno 2022 i gruppi macchine esistenti (generatore, valvola a sfera, ingresso e turbina) di Robbia sono stati messi fuori servizio per sempre. Due delle macchine hanno una potenza di 12 MW, una terza oltre 5 MW. La macchina più piccola è stata installata 100 anni fa, le due più grandi rispettivamente 80 e 66 anni fa. I tre nuovi gruppi macchine avranno ciascuno una potenza di 11,5 MW e il loro montaggio dovrebbe avvenire all’inizio dell’estate 2023.
Il 25 giugno, prima del completo smantellamento di tutti e tre i gruppi macchine, Repower ha organizzato una giornata delle porte aperte per la popolazione, per i dipendenti e gli ex dipendenti. L’evento, che ha contato più di 800 visitatori, è stato un grande giorno di festa per Repower.
Anche i restanti lavori di costruzione stanno procedendo come da programma. Nel 2022 saremo attivi su quasi tutti i cantieri: dall’opera di presa di Salva, percorrendo i vari corsi d’acqua fino a giungere alla centrale di Robbia. I lavori comprendono lo smontaggio della condotta forzata di Balbalera e l’ampliamento del volume del bacino di Puntalta in modo tale da garantire una maggiore flessibilità per la produzione di energia. Il rinnovo delle opere di presa di Salva e Braita è in fase di completamento.
Marco Roner, sostituto del responsabile di progetto Rinnovo generale Robbia: «L’inizio della guerra in Ucraina alla fine del febbraio 2022 ha infiammato i prezzi dell’elettricità e delle materie prime, sempre più carenti, alimentando la corsa dell’inflazione. La guerra in Ucraina ha stravolto anche il nostro scenario, ma dopo un’analisi dettagliata dei rischi, si è deciso di procedere con il progetto secondo i piani. Alla fine dell’anno, ci sentiamo confortati dall’aver preso la decisione giusta».
Marco Roner
Sostituto del responsabile di progetto Rinnovo generale Robbia