Print

31 Fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio

La pubblicazione del bilancio consolidato è stata approvata il 27 marzo 2015 dal Consiglio d'Amministrazione. Il bilancio sottostà all'approvazione dell'Assemblea generale, che si terrà il 29 aprile 2015.

Il 15 gennaio 2015 la Banca Nazionale Svizzera ha reso nota l'abrogazione del tasso minimo di cambio di 1,20 franchi per euro. Gli importi iscritti nel presente bilancio sono convertiti alle date di riferimento del 31 dicembre 2014 e ai tassi medi del 2014 e pertanto non tengono conto dell'andamento dei tassi delle valute estere dopo il 31 dicembre 2014. L'effetto di un tasso di cambio inferiore franco/euro sul risultato consolidato di Repower è stato analizzato nel paragrafo Rischio tasso di cambio nella nota di commento 6 (transaction exposure). Un franco ulteriormente rafforzato rispetto al 31 dicembre 2014 produrrà nel prossimo bilancio perdite dovute alla conversione della valuta funzionale delle società estere del Gruppo nella valuta di conto (translation exposure). Tali perdite verranno rilevate come neutrali alla voce Altri utili / perdite nel patrimonio netto e per una riduzione di valore del 10 per cento corrispondono a circa 15 milioni di franchi. Infine a Conto economico un rafforzamento del franco svizzero si ripercuote negativamente sulla redditività. Ai sensi dell'analisi di sensitività si può partire dal presupposto che una riduzione di valore pari al 10 per cento comporterà una riduzione dell'EBIT tra i 6 e i 9 milioni di franchi.

L'imposta aggiuntiva sulle società di energia introdotta in Italia nel 2008 e nota con il nome di Robin Hood tax, è stata giudicata incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza del 9 febbraio 2015. In futuro questa imposta non graverà più sulle società controllate in Italia. La riduzione fiscale risultante del 6,5 per cento avrà effetti sull'importo del futuro onere fiscale effettivo e differito (proventi d'imposta) e sulla valutazione dei crediti d'imposta capitalizzati da perdite portate a nuovo. Repower nel 2015 dovrà sostenere un onere d'imposta di circa 7,4 milioni di franchi derivanti degli attivi e passivi fiscali differiti.

Nell'ambito di un'indagine sulle tariffe applicate da Repower nel 2009 e nel 2010 per l'utilizzo della rete e per l'energia la Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom) ha emanato una decisione parziale relativa ai prezzi dell'energia. Dalle indagini della ElCom si evince che per gli anni 2009/2010 Repower non ha applicato tariffe abusive. ElCom giunge addirittura alla conclusione che Repower non abbia addossato ai clienti tutti i costi sostenuti. Malgrado ciò, tra il metodo di calcolo applicato da ElCom e quello di Repower sussistono differenze. Particolarmente controversa è la questione se conteggiare o meno nel calcolo delle tariffe per l'approvvigionamento universale le centrali, le partecipazioni e i contratti a lungo termine utilizzati da Repower per il trading nazionale e internazionale. Repower ha quindi deciso di presentare ricorso presso il Tribunale amministrativo federale contro questa decisione parziale.